Lui, si chiama Byniam ed è stato uno dei primi bambini a frequentare il campetto da pallacanestro e a partecipare al corso di mini-basket organizzato ad Addis Abeba da Emma’s Children.
Prima di essere accolto al centro di Don Bosco, era stato arrestato per furto e condotto nel carcere minorile della capitale. Don Angelo era riuscito a fargli scontare la pena in comunità. Tornato a casa dopo aver concluso il suo percorso riabilitativo a Bosco Children ed essere tornato dalla madre, ci scrive e ci ringrazia per quello che abbiamo fatto per lui e nella sua lettera sottolinea l’insegnamento ricevuto dalla pratica di questo sport.
Il suo innamoramento per la pallacanestro a casa è sofferto; vive a Shashamane, 250 chilometri a sud della capitale. Ci chiede se possiamo regalargli un paio di palloni. Andiamo a trovarlo, la sua storia d’amore comincia a sorridere; ristrutturiamo il campetto abbandonato da decenni e con un’organizzazione locale denominata CDI (Center for Development Initiatives) cominciamo a sognare un progetto sportivo meraviglioso.
Giorno dopo giorno, con l’aiuto di alcuni membri dell’associazione giovanile del posto, formiamo un “dream team” di tutto rispetto. Dopo due anni di allenamenti e investimenti, la squadra compie il grande salto iscrivendosi al campionato.
Un grazie di cuore va a Valerio, Cinzia e Viola che venuti a conoscenza della storia, hanno sostenuto questa pazza idea.
Cortina Basket Shashamane
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